L’attesa per il DJI Mavic 4 Pro è altissima tra gli appassionati e i professionisti della fotografia aerea. Con questo modello, DJI ha voluto differenziare chiaramente la gamma professionale da quella amatoriale, creando un drone che si distacca nettamente dal penultimo modello, l’Air 3S. Il Mavic 4 Pro promette un netto salto di qualità, soprattutto nel comparto fotografico, dove l’immagine è finalmente sbalorditiva e non approssimativa come quella dell’Air 3S, che, pur essendo un ottimo drone, presenta i suoi limiti nel dettaglio e nella resa su grandi schermi.
- Struttura Ripiegabile e Nuovo Meccanismo di Accensione: Il Mavic 4 Pro mantiene il design pieghevole che caratterizza la serie, con una novità interessante: un sistema di apertura e accensione immediata, riducendo i tempi di setup.
- Gimbal Ridisegnato: DJI potrebbe introdurre una modalità ritratto senza perdita di qualità, con un’escursione di tilt ±90°, migliorando la versatilità delle riprese.
Qualità dell’Immagine: Il Vero Salto di Qualità
Una delle più grandi critiche rivolte all’Air 3S è stata la qualità dell’immagine, che su schermi di grandi dimensioni appare plasticosa, artefatta e non perfettamente bilanciata. DJI ha raccolto questi feedback e con il Mavic 4 Pro ha puntato su un comparto fotografico nettamente superiore:
- Fotocamera principale da 24 mm con sensore 4/3″ CMOS, dotata di dual native ISO e ND elettronico, per una resa dell’immagine perfetta, senza perdita di dettagli.
- Teleobiettivo da 166 mm con sensore da 1/1.5″ (o 1″ in alcuni rumor): Finalmente un teleobiettivo di alta qualità, che non soffre di compressioni eccessive o perdita di dettaglio sulle lunghe distanze.
- Scatti Multi-Frame da 100 MP: Un vero passo avanti rispetto alla risoluzione dell’Air 3S, che permetterà di ottenere immagini incredibilmente dettagliate.
- ProRes 422HQ e 4444XQ (versione Cine): DJI ha pensato ai professionisti del video con codec avanzati per la massima qualità e flessibilità in post-produzione.
- Autonomia di 52 minuti: DJI ha ufficialmente dichiarato che il Mavic 4 Pro potrà volare per 52 minuti, un netto miglioramento rispetto ai modelli precedenti.
- Navigazione Avanzata: Il drone potrebbe includere RTK con GNSS, sensori IR frontali e un sistema di posizionamento VIO (Visual Inertial Odometry) ad alta risoluzione.
- Nuove batterie e eliche: Non compatibili con il Mavic 3, segno di un redesign completo per ottimizzare autonomia e stabilità.
- Nuovo controller RC Pro 2 con supporto pieghevole per schermo: DJI potrebbe migliorare l’ergonomia e la comodità d’uso.
- Trasmissione O4+: Sistema di comunicazione avanzato, con maggiore portata e qualità del segnale, essenziale per chi lavora in ambienti difficili.
- 512 GB di memoria on-board (fino a 2 TB per la versione Cine): Finalmente un’ampia capacità di archiviazione per chi registra in formati ad alto bitrate.
Con il Mavic 4 Pro, DJI ha voluto chiarire una volta per tutte la differenza tra un drone professionale e un drone amatoriale. L’Air 3S è un ottimo drone, ma presenta una qualità d’immagine approssimativa, con colori spesso artefatti, sovraesposti e poco bilanciati, specialmente su schermi più grandi. Chi, come me, ha usato i sensori Hasselblad sa bene la differenza di resa e dettaglio che un vero drone professionale può offrire.
Il Mavic 4 Pro si propone come la vera soluzione per chi cerca immagini impeccabili, una gamma dinamica superiore e un’autonomia che permette di lavorare senza interruzioni. Se DJI ha davvero ascoltato le richieste dei professionisti, questo drone potrebbe rappresentare il punto di svolta definitivo.
Il DJI Mavic 4 Pro non è solo un aggiornamento, ma una rivoluzione. Con una netta distinzione dalla gamma amatoriale, DJI ha creato un drone destinato ai professionisti della fotografia e del video. Se le specifiche confermate rispecchieranno le aspettative, il Mavic 4 Pro sarà il miglior drone consumer pieghevole professionale disponibile sul mercato. Ora non resta che attendere la presentazione ufficiale per testarlo sul campo.